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14 Aprile 2023L’odissea farmaceutica dei pazienti di CLBC – Acidemia Metilmalonica con Omocistinuria
Le persone che vivono con Acidemia Metilmalonica con Omocistinuria (anche conosciuta come Deficit di CLBC) devono assumere su base giornaliera delle dosi di idrossocobalamina, una terapia che salva la vita a questi pazienti.
Dal settembre 2022, i pazienti di CLBC non hanno più un farmaco autorizzato al commercio in Italia. Questo perché Pfizer, proprietaria del farmaco precedentemente autorizzato in Italia, con il nome commerciale di OHB12, ha ritenuto di cessare totalmente la commercializzazione del farmaco, in Italia e nel resto del mondo.
L'AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco, ha indicato perciò prontamente le procedure perché i clinici importassero direttamente farmaci sostitutivi, in base alla legge malattie rare n.175: a seguito di prescrizione del medico del centro di riferimento individuato ai sensi della legge 175/2021, è possibile importare tramite USMAF (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera). I farmaci designati e indicati come equivalenti sono, al momento, il Megamilbedoce, prodotto in Spagna, e lo STEROP, prodotto in Belgio, e verrebbero direttamente importati dal produttore.
Tuttavia, la procedura di importazione dei farmaci tramite gli USMAF, che deve essere operata individualmente dal medico di riferimento, comporta un gran numero di rischi per la garanzia di una fornitura regolare: lungaggini per l'approvigionamento del farmaco sostitutivo, che il centro clinico di riferimento deve importare dall'estero, e il concreto rischio di restarne sprovvisti.
Come è successo ad alcuni pazienti di CLBC.
Su segnalazione di alcuni pazienti, che lamentavano un'impossibilità a reperire anche il Megamilbedoce (che verrebbe importato dalla Spagna), nonché il secondo sostituto STEROP (che verrebbe importato dal Belgio) nonostante la direttiva di AIFA, Cometa ASMME ha chiesto chiarimenti, ed ha appurato che questi due farmaci sono al momento carenti in Italia, così come all'estero. È stata data perciò disponibilità da Aziende Sanitarie Locali e d'intesa con i clinici dei centri di riferimento (individuati secondo la legge 175/2021 nell'articolo 5, comma 4) , che riforniscono i pazienti con malattie rare dei farmaci loro necessari, a procurare il Neocytamen, un farmaco che non sarebbe indicato per i pazienti adulti bensì solo pediatrici.
A questo proposito, è oggi possibile importare in Italia medicinali autorizzati all'estero anche per utilizzi off-label, cioè, per utilizzi non conformi alla funzione per cui il farmaco è stato registrato (ad esempio, per patologia, popolazione o posologia) purché la prescrizione sia fatta da un centro di riferimento per la malattia rara di interesse. Ed è appunto il caso dell'uso del Neocytamen per pazienti CLBC adulti. Grazie alla legge 175/2021 "Testo Unico Malattie Rare", è possibile importare farmaci come questo anche per un utilizzo nel caso da noi descritto dell'assenza temporanea di un farmaco indicato per la popolazione adulta. Il Neocytamen, infatti, è indicato per una popolazione pediatrica, e in questo caso estremo ne è stata permessa la prescrizione agli adulti. La
I pazienti di Acidemia metilmalonica con omocistinuria che siano sprovvisti di un farmaco equivalente all'OHB12, al Megamilbedoce o allo STEROP, dunque, dovranno cambiare il proprio piano terapeutico, chiedendo al medico del proprio centro di riferimento per le MME l'inserimento del Neocytamen nel proprio piano. In seguito, potranno recarsi presso la propria ASL di riferimento, o in farmacia a seconda della Regione di residenza e ordinare il prodotto.
Il riferimento normativo per cui ciò risulta possibile è infatti la Legge n. 175 del 10 novembre 2021 (Disposizioni per la cura delle malattie rare e per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani, GU n. 283 del 27/11/2021), che si occupa appunto delle malattie rare e che all’art 5, comma 4 recita: “In deroga a quanto previsto dal decreto del Ministro della Sanità 11 febbraio 1997, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 1997, e' consentita l'importazione di farmaci in commercio in altri Paesi anche per usi non autorizzati nei Paesi di provenienza, purché compresi nei piani di cui all'articolo 4, comma 1, della presente legge, nonché nell'elenco di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 21 ottobre 1996, n. 536, convertito dalla legge 23 dicembre 1996, n. 648. I farmaci di cui al presente comma devono essere richiesti da una struttura ospedaliera, anche se utilizzati per assistenze domiciliari, e sono posti a carico del Servizio sanitario nazionale.
Ma come si definisce un centro di riferimento per una malattia rara come la CLBC? Da quanto riportato sulla legge, che fa riferimento ai piani terapeutici, si evince che la prescrizione, quindi la richiesta di importazione, deve essere effettuata dai centri di riferimento individuati ai sensi del regolamento di cui al decreto del Ministro della Sanita' 18 maggio 2001, n. 279, che sono le strutture che "...definiscono il piano diagnostico terapeutico assistenziale personalizzato, compresi i trattamenti e i monitoraggi di cui la persona affetta da una malattia rara necessita".
Ora, la situazione per i pazienti di Acidemia metilmalonica con omocistinuria, non è affatto semplice, anzitutto per il rischio oggi concreto di restare senza terapia. Esortiamo AIFA e le aziende farmaceutiche produttrici attualmente di farmaci equivalenti all'OHB12 a trovare una soluzione per avere anche in Italia un farmaco registrato per i pazienti adulti di Acidemia metilmalonica con omocistinuria.