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Antonio Fiasconaro
Ormai ci siamo. E’ tempo di restayling. Ancora qualche giorno e il progetto esecutivo per la ristrutturazione e adeguamento dell’ospedale pediatrico «Di Cristina» varcherà la soglia dell’assessorato regionale alla Sanità.
Un passo importante. Perchè in quella sede il progetto esecutivo dovrà ricevere la sua legittimità e, quindi, il nulla osta per il progetto definitivo. I fondi ci sono. Si tratta di 23 milioni di euro stanziati ad hoc per il «Di Cristina» grazie ai fondi dell’articolo 20. Una volta ottenuto il via libera dalla Regione, la direzione strategica dell’azienda ospedaliera «Civico» potrà procedere alla gara di appalto e, come spesso ha sottolineato il manager Francesco Licata di Baucina se i lavori avranno inizio il prossio settembre, entro tre anni, le opere di restayling potrebbero avere termine, trasformando l’attuale ospedale «Di Cristina» con tutti i suoi problemi di spazi, in una vera e propria cittadella della salute pediatrica.
Tutti i problemi dell’ospedale «Di Cristina» sono al centro dell’attività del Governo della Regione. Non a caso, lo stesso assessore regionale alla Sanità, Giovanni Pistorio sottolinea come «soltanto due settimane fa ed esattamente il 26 gennaio, su mia proposta, la Giunta di Governo ha approvato il piano complessivo di rimodulazione dei fondi ex art. 20. Con questo provvedimento sono state finanziate le opere di ristrutturazione e di adeguamento del Di Cristina per quasi 23 milioni di euro. Si tratta di una scelta precisa che permetterà al Di Cristina di divenire polo pediatrico di base. A fianco di ciò – prosegue Pistorio – è già stato finanziata per 41 milioni di euro con fondi ex art. 71, la costruzione del polo d’eccellenza materno infantile. In aggiunta – prosegue Pistoro – quasi 88 milioni di euro sono stati destinati, sempre nella rimodulazione dell’art. 20, alla realizzazione dell’ospedale ad alta tecnologia di Palermo che potrà curare anche gli adulti colpiti da malattie metaboliche rare». Ma non è finita. Ancora c’è in esame all’Ars un disegno di legge che prevede l’accorpamento amministrativo dell’attuale ospedale dei Bambini alla «Casa del Sole» che, quindi, ricaderebbe sotto l’unica gestione, cioè l’azienda ospedaliera «Civico».
Di Cristina, Casa del Sole e centro di eccellenza materno infantile, quest’ultimo sorgerà presso il fondo Malatacca nei pressi dell’ospedale «Cervello», costituiranno una vera e propria rete assistenziale pediatrica di alto livello sia scientifico che didattico. Nel rispetto del Piano sanitario nazionale, il Centro di eccellenza dovrà garantire: qualità dell’assistenza, integrazione – interna al centro e con le strutture esterne – e formazione degli operatori sanitari.