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30 Novembre 2022Screening neonatale della mucopolisaccaridosi di tipo I
5 Dicembre 2022III Revisione delle Raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento dell’Aciduria Glutarica
Pubblicata la terza revisione delle raccomandazioni per la diagnosi e il trattamento dell'Aciduria Glutarica tipo 1 di un team internazionale.
Abstract:
L'aciduria glutarica di tipo 1 è una rara malattia neurometabolica ereditaria del metabolismo della lisina causata da variazioni del gene patogeno in GCDH (localizzazione citogenica: 19p13.13), con conseguente carenza di glutaril-CoA deidrogenasi mitocondriale (GCDH) e, di conseguenza, accumulo di acido glutarico, Acido 3-idrossiglutarico, acido glutaconico e glutarilcarnitina rilevabili mediante gascromatografia/spettrometria di massa (acidi organici) e spettrometria di massa tandem (acilcarnitine).
A seconda dell'attività residua di GCDH, sono stati definiti fenotipi biochimici ad alta e bassa escrezione. La maggior parte degli individui non trattati presenta un esordio acuto di danno striatale prima dei 3 (a 6) anni di età, precipitato da malattie infettive, febbre o interventi chirurgici, con conseguente disturbo del movimento irreversibile, per lo più distonico, con aspettativa di vita limitata. In alcuni pazienti, il danno striatale si sviluppa insidiosamente. Negli ultimi anni, il fenotipo clinico è stato esteso dal riscontro di anomalie extrastriatali e disfunzione cognitiva, preferibilmente nel gruppo ad alta escrezione, così come insufficienza renale cronica. Lo screening neonatale è il prerequisito per l'inizio pre-sintomatico del trattamento metabolico con dieta a basso contenuto di lisina, supplementazione di carnitina e trattamento di emergenza intensificato durante gli episodi catabolici, che, in combinazione, hanno sostanzialmente migliorato l'esito neurologico. Al contrario, l'inizio del trattamento dopo l'insorgenza dei sintomi non può invertire la disfunzione motoria esistente causata dal danno striatale. Il trattamento dietetico può essere rilassato dopo il periodo vulnerabile per il danno striatale, cioè all'età di 6 anni. Tuttavia, l'impatto del rilassamento alimentare sui risultati a lungo termine non è ancora chiaro. Questa terza revisione delle raccomandazioni basate sull'evidenza mira a rivalutare le raccomandazioni precedenti (Boy et al., J Inherit Metab Dis, 2017;40(1):75-101; Kolker et al., J Inherit Metab Dis 2011;34( 3):677-694; Kolker et al., J Inherit Metab Dis, 2007;30(1):5-22) e per implementare nuovi risultati di ricerca sull'evoluzione della diversità fenotipica così come sull'impatto delle variabili non interventistiche e qualità del trattamento sugli esiti clinici.