COGOLLO DEL CENGIO. Lo studente 19enne era seguito da équipe mediche qualificate fin dall’età di due anni
Una malattia metabolica assai rara. A stroncare la giovane vita di Nicola Calgaro, lo studente di 19 anni di Cogollo, non è stato un problema cardiaco, come erroneamente riportato ma una malattia metabolica rara che gli impediva di assumere alimenti proteici se non in quantità estremamente ridotte.
Per questo era stato seguito fino all’età di due anni dal dott. Renzo Beghini del reparto di neonatologia dell’ospedale Borgo Roma di Verona. Successivamente era stato affidato alle cure del dott. Alberto Burlina della clinica pediatrica di Padova, esperto di malattie metaboliche, e, negli ultimi anni, anche del fratello di quest’ultimo, il dott. Alessandro Burlina dell’ospedale di Bassano.
Gli esiti della malattia sono spesso infausti anche se nessuno, medici compresi, si attendeva un così repentino evolversi della gravità, visti i brillanti risultati raggiunti da Nicola con forte determinazione.
Le malattie metaboliche ereditarie sono malattie genetiche, trasmesse inconsapevolmente dai genitori ai propri figli.Fino ad oggi si conoscono più di 600 tipi di malattie metaboliche ereditarie.
La scarsa conoscenza di queste malattie è uno dei motivi per il quale nel 1992 è nata Cometa ASMME, Associazione Studio Malattie Metaboliche Ereditarie Onlus, che rappresenta più di 800 tra bambini e adulti seguiti dall’Unità Operativa Malattie Metaboliche Ereditarie di Padova, diretta da Alberto Burlina.
Di Cometa ASMME fanno parte più di 3 milatra soci, amici e volontari.
La famiglia di Nicola, attraverso il nostro giornale, intende ringraziare quanti si sono prodigati per lui in questi anni ed in particolar modo i medici Renzo Beghini e Alberto ed Alessandro Burlina.N.B.